I
i art. masch., come in
ital. plur.
di il || io, pron. soggetto (i’): i’
me mett qua, te te mett là | quando è a fine frase rimane io: te
l dich’io.
ics ictus.
ignizziòne
iniezione,
puntura.
imbastì imbastire.
imbeccàta il nutrire uccelli implumi o polli malati.
imbiancà imbiancare, tinteggiare | imbiancàta una
leggera spruzzata di neve.
imbirbìsse farsi furbo.
imbotìta trapunta.
ìmbra tra l'imbra
e l'ambra, tra lume e scuro, locuz.
imbràca parte finale dei finimenti di un carro | buttasse a l'imbraca, latitare sul
lavoro.
imbriàco, briàco ubriaco.
imbrìgio lombrico,
verme.
imbrigulìsse rattrappire dal freddo: so tutto mbrigulito!
imbrojà imbrogliare | parlare o agire per risolvere una
situazione difficile || imbrojóne imbroglione, traffichino.
imbuzzàsse del tempo, farsi brutto, scuro; anche di
persona.
immaltàsse infangarsi.
immascaràto mascherato.
immattimènto, ammattimento impazzimento, cosa da perderci il tempo.
impacchiàsse
provare divertimento, goduria:
co sto gioco me ce mpacchio!
impajà impagliare | fare il letto agli animali con
paglia.
impajàta che sta sotto le coperte, puerpera.
impanàto cosparso di pangrattato: na fettina mpanata.
impannìto di un
lenzuolo steso al gelo ad asciugare.
imparà, amparà imparare | insegnare: mpara ch’io n campo sempre!, rif. scherzosamente
a un novellino.
imparatìccio
quadrato di tela a trame larghe su cui le ragazze imparavano il punto
croce per il corredo.
impataccàsse macchiarsi il vestito.
impestà, apestà puzzare intensamente: puzza ch apesta!
impestàto indiavolato, persona cattiva: co sei mpestato!
impiàstro
medicamento, tosc. | persona o cosa
fastidiosa: sei n impiastro!
impiccà impiccare, appendere, di un abito, un cappello, ma
anche di granturco, aglio, etc | mpicco, agg., tosc.
impingolà impergolare, appendere l'uva a coppie di grappoli.
impòne di cibo che risulta indigesto: me s'impone! | della tosse, quando sembra di soffocare.
imprestà prestare: m
l’impresti?
impuntà impuntare | avere
difficoltà nel parlare o nel digerire: famme
bé n goccio che me s’è mpuntato.
imvèrno inverno.
incantàto
chi non è troppo sveglio: co te sei ncantato? | è ncantato comme la
luna!
incamburchìto ammuffito, umido, rif. a un panno.
incavalcàsse trovarsi in posizione anomala | me s'è ncavalcato n nervo, cioè una
distorsione.
incèndese accendersi, infiammarsi | irritarsi: m'incende do me sò scottato!
inchiavà chiudere a chiave.
inchiodà inchiodare.
inciaffàto un
vestito ridotto ad un ciaffo, sgualcito.
inciampà incespicare: chi
cerca trova, e chi camina nciampa!, prov.
inciurlì strillare, assordare: n m’inciurlì.
inciurmàto serio, accigliato.
inculàta
anche grossa fregatura, volg.
inòce incuocere, di un impasto che non lievita.
incodichì indurire | infeltrire di lana.
incrésce
rincrescere, dispiacere: damm na mano, se n t’incresce.
incriccàsse tosc., indolenzirsi per
uno strappo: me s’è ncriccata na spalla.
ìndice uovo finto che si mette nella cova perché le
galline vi tornino a fetà.
indollì indolenzire || indollimènto indolenzimento.
indormentàsse addormentarsi | me sè ndormentata na mano, mi si è informicolita | V. anche informichìsse.
indrizzà raddrizzare: la pianta tocca ndrizzalla finch’è picqla | te ndrizzo il fil dla
schina!
induvinèj
gli indovinelli.
infelìce
disabile, handicappato.
inferràta inferriata, grata.
infilsétta la
machina da cuce ha fatt l’infilsetta, quando il filo arriccia la stoffa.
infiorènza influenza.
informichìsse informicolarsi: me s’è nformichito n braccio | V. anche indormentàsse.
infradiàsse, infraidàsse rovinarsi, guastarsi | infradiciarsi.
infragonìto diventato
rosso come una fragola.
infrascà mettere una frasca di sostegno ai piselli.
ingavinà attorcigliare, intrecciare, ingarbugliare.
ingolfanàsse mangiare eccessivamente.
ingonìa agonia.
ingozzunìto ingolosito.
ingranchìsse aggranchirsi, sentire i crampi: me sen granchiti i diti.
ingrancinìto rattrappito, intirizzito.
ingrufolìsse starsene da parte, avvilito.
inguattà nascondere, celare, tosc.
ingrugnàsse
immusonirsi: a chi tocca n s’ingrugna!
inguìlla anguilla.
ingùria anguria, cocomero: co l’inguria magni, bevi e te lavi la faccia!
innacquarìsse assorbire acqua, diventare acqua | nnacquarisse l cervello, rincretinirsi.
Innammorà
nome di uno dei due buoi al giogo, l’altro è Falcó.
innàspo aspo, strumento per avvolgere il filo della
matassa.
innàuro, innàvro
alloro (Laurus nobilis).
inquartàsse ingrassare, irrobustirsi.
insognà
sognare.
insalàta insalata.
instàte estate:
l’istat al monte, l’invern a la fonte, prov., per prevedere il tempo
d’estate si guarda al monte, d’inverno alla fonte, cioè verso il mare.
insunnìsse cadere in sonnolenza.
intènde intendere,
sentire, venire a conoscenza: avete nteso
a la radio? | al riflessivo come sentirsi: s'è nteso male Peppe, si è sentito male || capire: é nteso quel che te dice babbeto?
intignàsse ostinarsi.
ìntima stoffa per foderare le imbottite o i materassi.
intìngolo intingolo, salsa.
intrìde amalgamare
la farina nell’impasto.
intrìsa semola bagnata da dare agli animali.
introsciàsse intrugolarsi, sporcarsi di fango o di
cibo.
invalcàsse
infittirsi, infeltrirsi della lana.
invèlle da nessuna parte, in nessun luogo, locuz.
inverminìto
di funghi passiti, invasi dai vermi.
invergognàsse vergognarsi.
invìddia invidia || àcqua dl’invìddia acqua della notte di san Giovanni profumata dai
fiori dell’invidia (la limoncina, il giairo, la lilla, l’erba dla madonna, la
stregonella, la caciola, etc.).
invità anche
avvitare.
invulticchià
avvolticchiare, avvolgere alla
bene e meglio.
invultìno involtino di carne.
inzacqulàsse inzaccherarsi, infangarsi.
Isvìzzera
Svizzera, quando, per
prostesi, è preceduta da i eufonica: è gitt a lavorà in Isvizzera | tosc.
come in istrada, per iscritto, in isposa,
etc.
ìtto, gìtto andato, p.p. di andare || ìtto anche detto, p.p. di dire.
J
j art. masch., plur. di lo, usato per l’ital. gli:
j ovi, j gnocchi || pron. pers. gli
(adè te j dici co ha da fa, adesso gli dici cosa deve fare), le (a
la Gina j ho
regalato n fiore, a Gina le ho regalato un fiore), loro (j scrivo che nn han da
nì, gli scrivo, o scrivo loro, che non devono venire) | j la fai?, gliela fai, ce la fai?
Jàcumo
Giacomo.
jé eh, escl.: jé le se’
bello!, anche iron.
jezzmarìa oh Gesù Maria, escl.
L
l art. il: l
foco, l libbro, l fjolo || pron. pers.
lo (l so, lo so; l vojo subbito, lo voglio subito).
la art. la, sempre adoperato davanti ai nomi femm. di
persona o di località: la Pantana,
la Peppina.
là avv., quasi sempre composto: lassù, lagiù, laoltre, de là | è più dlà che dqua, chi è in fin di vita, locuz.
làbbri labbra | labbrétto fa l
labbretto, il bambino che sta per piangere.
laccètto stringa.
lagiù laggiù.
lagnàsse
lagnarsi, lamentarsi: n te lagnà del brodo grasso!
lagrìma
lacrima | quantità minima di liquido: na lagrima de vino || lagrimà lacrimare: me lagrima n occhio.
làla ala.
làma frana, dirupo.
lamà rovinare, franare, demolire: quanto che n poretto fa l pane, j se lama l forno!
lamatìccio
il terreno franoso.
làmo l’amo da pesca.
lampà lampeggiare: lampa,
l’acqua la stampa, trona, l’acqua la sona, prov. | battere l'occhio per un
tic nervoso || slàmpena, lampa.
lanàro
lanino, lanaiolo, lavoratore della lana.
landò carrozza signorile.
landróne spazio all’interno delle canne dei pomodori
nell’orto.
lappà allappare: sto
caco nnè fatto, lappa.
lardèllo
pezzo di lardo di maiale nel salame.
lascià,
lassà lasciare | lascia
gì, lascia perdere; lascia gì de pioe, smette di piovere | lassasse gì, rompere il fidanzamento | lascia
fà, non badare; lascia stà, non importa; lascia n pace, non disturbare
| lascià l mecqlo, lasciare le
rimanenze nel piatto | non trattenere: lascialo, ha da pià la coriera.
làssana
lassana comune (Lapsana communis), erba spontanea.
làstico ‘l lastico,
l’elastico.
lattaròlo lattaio || dolce un tempo tipico per le feste religiose primaverili, fatto con latte e pasta matta e cotto nel camino.
làura laurea.
lavàccio acqua fuoriuscita dal lavandino | pozzanghera: fa n lavaccio, lava alla meno peggio, bagnando tutt'intorno.
lavatóre lavatoio pubblico.
lavorà arare un campo || cl’attore lavora bene, rif. alla recitazione | V. fadigà.
lazzaróne poco di buono, discolo.
lé quanto, come, nelle escl.: le se’ bella!; le se’ trollo; l’è cald oggie!; l’è bravo sto munello! || si
rifà probabimente al pron. clitico tosc. l’è:
l’è propio bellina!; un l’è miha a hasa.
lébbo
lébbo piano piano: s’è mess giù lebbo lebbo e ha fatto
n cul de neve, rar.
lècca melma, fango | lecqulèlla fanghiglia.
leccasù schiaffone.
lécco boccino nel gioco delle bocce.
lée! fermo!, escl. | comando per buoi o cavalli: lee, Biò!
legnàra legnaia.
lèllera edera (Hedera
helix) | sbornia.
lèngua lingua.
lènta lenticchia.
lenzòlo lenzuolo || al plur. lenzòli, invece che lenzuola.
lènza furbo: è na
lenza!
leofànte elefante, rar.
lèppa schiaffone: j ho piccicat na leppa!
lèpre la lepre, ma al masch.
lesatóre alesatore, utensile usato per praticare fori di
forma conica, in part. nelle botti.
lésca fetta.
lettàsse
mettersi a letto malato.
levà levare, togliere, spostare: e lèvete da chì!, togliti dai paraggi,
lascia fare a me | me te levi dai cojoni! || strappare: leva l’erbaccia.
lèvito lievito.
lì avv., quasi sempre composto: lissù, ligiù, lioltre.
lìa lei, pron. | talvolta il soggetto è sostituito da éssa (V.).
libbrétto libretto di risparmio.
lìbbro libro.
lìgna linea.
lìlla cedrina, erba aromatica (Lippia citriodora).
lillàsse gingillarsi, perdere tempo: lilla e bacilla, locuz.
limoncìna
melissa (Melissa officinalis), erba aromatica.
limosinà
elemosinare, fare la carità.
linghiéra, rindiéra ringhiera: gimm giù fin a la linghiera del parapetto.
linìto stremato, sfinito.
lintèrna lanterna.
lió lì oltre: è liò | anche oltralì.
Lisàndro
Alessandro.
lìsca esca.
liscebbùsso severo rimprovero: j ha fatto n liscebusso! | bastonatura.
lìscio c'è gitt
liscio!, locuz, in senso iron., ci è andato giù pesante! | va’ liscio!, nella briscola
quando si chiede al compagno una carta di nessun valore.
littigà litigare | anche taccàsse, V.
lo l’art. masch. lo:
lo stalletto, lo gnocco.
locàsse sistemarsi, trovare loco.
locchétto
lucchetto.
lòcco allocco: comm’è
che se’ tanto locco?!
lòco ho da gì là l loco, devo andare al bagno, eufem. | lòco còmmodo il water di legno con un buco e un coperchio.
lòdola allodola.
lòffa, lòffia peto silenzioso | ciance, chiacchiere.
loggià alloggiare, trovare sistemazione.
lòla co c’è per cena? la lola!, cioè niente.
lollóne bonaccione, giuggiolone.
lóngo
lungo | d longo, da lontano | l’ann è longo, e i giorn en fitte | strada bona, n fu mai longa! || alto || parente a la longa, alla lontana.
lontanànze co
fai le lontananze?, a chi se ne sta in disparte ad osservare, con il timore
di avvicinarsi, locuz.
lonzóne qualcuno alto ma sciocco.
lòppa pianta erbacea (Galium aparine) che si attacca ai vestiti o al pelo degli animali.
lóra loro,
agg. poss., come in ital., sia masch. che femm., sia sing. che plur., ma
posposto al nome: l can lora, il loro
cane, la camra lora, la loro camera, i calzoni lora, i loro pantaloni, le viti lora, le loro viti.
lu egli, lui: lu
nnel sa; dill a lu.
lubàco terreno argilloso | lubacàta medicamento
misto di argilla e bicarbonato per l’artrite degli animali.
lùcciola lucciola | faville, scintille | piccola ulcera
sulla lingua.
lucèrtola lucertola.
lucertóne
gì a lucertone, andare in giro, a
zonzo.
lucidà
lucidare, lustrare.
Luggèro Ruggero.
lugìgno
lucignolo, stoppino.
lugrà, lucrà tosc., guadagnare, durare di più: metto l vestit bono solo a la domenica, che lugra de più |risparmiare: lùgra l petrollio, ch'è carestoso!
lùjo luglio: lujo
trebbiatore, quanta grazzia del Signore!, prov. | si non ardon lujo e agosto, ntla tina poco mosto, prov.
lumàca lumaca, chiocciola.
lùme lume, luce: piccia l lume che n ce veggo | l lume
basta per tutti, no la cena… | lùma
lucerna.
lunàto di una stoffa che con il lavaggio presenta macchie più scure,
agg.
lundì lunedì.
lùpa spartineve, rotta.
lupàto allupato, affamato, avido.
lùppo luppolo (Humulus lupulus).
lusignòlo usignolo.
Luvìggi Luigi.
M
ma vocativo per mamma | màmmeta tua madre.
maccaróni maccheroni, pastasciutta | maccaron dla vigilia, tagliatelle preparate con noci
rosolate, pane grattato e pepe, tipiche della vigilia di Pasqua o di Natale.
maccàto ammaccato | V. anche tòcco.
màcchia
bosco.
macellàro macellaio || macellerìa
carne di bassa macelleria venduta al mattatoio di animali morti accidentalmente.
macèllo roman.,
confusione, pandemonio.
màcina mola.
macinètto macinino.
màchina macchina, automobile | machina da scrive, machina da cuce || machinìna macchinina, automobilina.
machinétta tagliacapelli o rasoio elettrico: me fo la barba co la machinetta |
macchina fotografica; calcolatrice; distributore automatico || persona dalla
parlantina facile.
madóne mattone | scaldass
col madone, portare a letto un mattone riscaldato, avvolto in un telo, per
riscaldarsi || madonèlla mattonella.
madònne co
c’hai le madonne?, le
arrabbiature, eccessi di collera.
madòsca, madò per non dire Madonna | n capì na madosca, non capire niente | fass pià le madosche, arrabbiarsi.
madreggià,
padreggià somigliare alla madre o al padre nelle fattezze o
nel carattere: sto fjol madreggia.
maése maggese, terreno lavorato.
maéstra
operaia della filanda specializzata nel calibrare i filati.
magàgna difetto morale o fisico || magagnàto difettoso.
magalòtto
malloppo, denaro ammucchiato.
magàra! escl., magari!
magazzéno magazzino, granaio.
màggio ramo germogliato o anche fiorito | pal del maggio, palo di pioppo che
annuncia la nascita di un figlio | aspetta
che magg venga!, perdere un' occasione o declinare un impegno | quanto pasqua vien de maggio, cioè mai.
maggiaiòlo di cosa commestibile che nasce o si
produce a maggio.
maghétto
stomaco del pollame, preparato
in cucina con altre frattaglie.
magnà mangiare: fà
da magnà, cucinare | co é fatt da
magnà pe n convent de frati?, quando si è ecceduto nel preparare | co’ famm da magnà pe’ oggi? | l damagnà, il cibo, sost. || chi c’ha magna, chi n ce l’ha sta a vede!,
prov. | magnece l pane!, a chi eccede nei piaceri, specialmente quelli
amorosi | n magna pe n cacà!, chi è
particolarmente taccagno | magna pen
cecio, come un uccellino | s’è magnat
anch a Cecco!, anch al ciborio!, anche
le bollette sott a le scarpe! | magna
e bozza, mangia senza fare troppe domande | magna e svergogna, chi invece non si fa scrupoli | se
l’è magnato coi pagni e tutto!, lo ha redarguito severamente | sai n bel po te co magna l papa al vennardì!
| l somaro è campato tre giorni senza magnà | magna che te se ghiaccia | magna
pian piano, nn esse sgolfanato! | se n magni starai a vede!
magnamusétti soprannome dato agli abitanti di Pergola, in rif. alla consuetudine di
mangiare le teste di agnello.
magnarèccio commestibile.
magnarèlla voglia di mangiare in continuazione.
magnedòrme
chi si dedica principalmente al mangiare e riposare.
magnéra maniera.
magnerìa,
magnarìa mangerei: m
magnaria n bove!
magóne dispiacere: c’ho n magone con mi
fjolo!
màgro magnà d magro, cioè senza la carne, proibita per precetto nel periodo della Quaresima
o di venerdì | per l'aggettivo V. sécco.
màja maglia.
majàra
magliaia.
majólo ramo alto e vigoroso di albero | talea.
malàccio
per non dire cancro: c’aveva n malaccio | n c’è malaccio, quando le cose vanno
abbastanza bene.
malamènte tristo, cattivo | nn esse malamente!, comportati bene.
malapèggio
gravina, piccone a zappa.
màlba malva (Malva silvestris).
malcadùto epilessia, mal caduco.
malcòmio manicomio.
maliscàlco maniscalco.
malìzzia malizia, cattiveria: nn avecce malizzia, abbi fiducia.
màlta fango (V. anche fànga) || maltàra
pantano.
maltàro calcina.
maltajàti tipo di pasta tagliata a rombi, per
minestre o asciutti | detti anche patacchèlle
o guadrèj
(V.), preparati con codiche e fagioli
o fave.
mammàno man mano, a mano a mano.
màmmeta la suocera.
mammolétto figlioletto: mammolett mia!, oh caro mio!, cocco mio!
manarìno mannarino, coltello per il battuto o per la lavorazione della carne.
mancìna la sinistra.
mancà mancare | me
manca l’anima!, non ho alcuna voglia di fare questa cosa | j manca l mementomo, gli manca il
giudizio.
mànco neanche, neppure, nemmeno | ma manco…!, ma neanche | nnel
vojo ma manco per regalo! | l male manco ai cani!
mandà mandare,
inviare: ma mandalo affanculo! |
mandà giù, inghiottire | mandame via ste mosche, per carità! | sto pesce
manda n’odoraccio...
màndula mandorla || mandulìno
mandorla ancora verde.
màne le mani: vatt
a lavà le mane.
maneggià, smaneggià
manipolare, modellare; impastare: maneggià la pasta || anche smenà.
mànfro manico, bastone nocchiuto | volg., il masch. |
l'asso di bastoni.
manìta mammella della mucca | vaso pieno di latte appena
munto.
mànna malattia delle foglie| bazza, fortuna: e co aspetti, la manna che casca dal cielo!
|| mannàto ammalato di manna.
mannàggia mannaggia
al curato!; mannaggia a te e al santlo tua!; mannaggia a te e chi te guerna!; mannaggia santa Pupa!; mannaggia santa Gnacchera!
mannèlla manciata.
mànnico
manico.
mannìto preparato, imbandito.
mantà coprire | mantàsse:
màntate ch’è freddo.
mantiéne mantenere, conservare.
mantìle panno che si stendeva a terra per il cibo durante
la mietitura o la vendemmia | telo che nella madia separava le file del pane
fatto in casa.
màntola fasciatoio, l'attuale pannolino.
marampàno
zotico, bifolco.
marangàna strega | per spaventare i bambini: là d fora c'è la marangana!
Màrca gì a la Marca, andare a mietere
il grando vicino alla costa.
marchése le mestruazioni: co c’hai l marchese?
mariàccio gioco di carte.
marìna la direzione verso il mare, a nord-est: vers la marina s’imbuzza (V. imbuzzàsse).
mariòla coccinella, tosc.
maritòzzo dolce tipico.
marmìta marmitta.
màrso marzo: marso
pazzarello, se c’è l sole pja l’ombrello, prov.
marràccio grossa roncola dal manico lungo.
martarèllo puzzola (V. anche gattopùzzo) | fig., persona avida.
martedì martedì.
martinìcchia
martinicca, freno del biroccio | tira la martnicchia!, frena!
marùga
marruca, arbusto tipico.
maruzzèlle
trecce di capelli girate legate sopra la testa, dette anche a la Maria
Stuarda.
marzùcca
mazurca: ballammo sta marzucca?
màscara maschera.
mascarò mascherone, briccone.
maschié maschiotto: allora, maschié?
maschiótta ragazzotta, tosc.
massèj quantità di pasta con la quale viene fatta la fila
del pane, formata da due o tre pagnotte.
massòlo la massa della pasta o del pane che viene maneggiata.
mastèllo
mastella, tinozza, recipiente
in legno per vari usi, tra cui, un tempo, per fare il bagno || porca mastella, imprecazione.
mastriccià maneggiare qualcosa | mangiare il cibo di
malavoglia, oppure, di bambini, manipolarlo invece di mangiarlo.
matarassìna trapunta di lana.
mataràzzo materasso.
matèria materia, pus, tosc.
| n fa le materie!, non giocare, non fare confusione | le sei materiale, come sei manesco.
matìna mattina, mattino | do’ vai a la matina presto! | domatina
fa la luna! | eh na matina le se’ matto!
màtto ha del matto, chi si comporta in modo strano | che
so’ brutto l vedi, che so’ matto nnel sai! | m’ha fatt morì matto!, è stato un impegno estremamente dispendioso | se se’ matt con chi la vòi!
mattàta pazzia: le
mattate chi n le fa da giovane le fa da vecchio, prov.
matteggià
matteggiare: do vai a matteggià?, in senso iron.
màtre madre.
matrimognàle
matrimoniale: letto matrimognale.
màttra madia.
mazzà ammazzare, uccidere: miga
ho mazzat a nisciuno!, non devo fare tutto il lavoro adesso | e chi t'amazza!, a chi vive una situazione piacevole in cui niente lo disturba | mazza
mazza, en tutti na razza, prov.
mazzacunìle
colpo alla nuca al coniglio.
mazzafégati
salsicce fatte con carni e fegato di maiale.
mazzafrùsto
bastone di legno per battere i
semi.
mazzamurèllo spiritello, fantasma.
mazzaréllo
contenitore di legno per i ferri da maglieria.
mazzatùra l’ammazzamento del maiale || mazzarìno
norcino.
màzzo mazza di legno.
mazzòcco mattone di terracotta spesso.
mécce mettici, metterci: jé l’è sciapo, mecce l sale!
mécqulo rimanenza, ultima parte di un cibo che si lascia
|| mecqulìno chi non mangia, schizzinoso, delicato || anche lécqulo.
Medèo Amedeo.
méddico medico: piscia
chiaro e fa le fich al meddico, prov.
meggiórno mezzogiorno.
mèjo meglio, sia avv. che agg. | sta anche per migliore:
è arivati i mejo del mazzo! | mejo a nasce furtunati, che nnè ricchi! | giva
mejo quant giva peggio!
melanciàna melanzana.
melàngola cetriolo | anche gumarèllo (V.), rar.
melarància arancia: le cerque n fan le mlarance, prov. || oggi più comune aràncio (V.).
melàro
albero alla cui ombra venivano conservate le mele durante l’inverno.
melgranàto melograno.
mèle miele.
mèlica
saggina.
mélo la mela: me magno n melo || méla
il melo: cla mela s’è seccata || melèlla
mela piccola e poco saporita data in genere ai
maiali.
mementòmo j manca l
mementomo, è senza giudizio, locuz.
menà picchiare, prendere a schiaffi | colpire con le
bocce.
méncio impedito, maldestro.
Ménco Domenico.
mènsola tavola per riporre oggetti di lavoro o, nella
dispensa, i cibi.
mentovà menzionare, nominare.
mentùccia
menta romana.
Merìco Americo.
merìggia portà le bestie a la meriggia, portarle nel pascolo d'estate all’ombra, al fresco.
merìggio meriggio, intorno a mezzogiorno.
Mercatàle
quartiere di Pergola, nella zona di San Biagio, dove un tempo si
teneva un mercato bovino.
mercoledì mercoledì.
meróllo
legno centrale della quercia.
mèrqula per non dire merda.
mestierànte
chi esercita un mestiere, in senso spregiativo.
mète mietere: c’ha più prescia de batte che nnè de mete.
métte mettere:
méttese a sede, sedersi | indossare: n c'ho
gnente da metteme | domani ha mess l'acqua, per domani le previsioni
dicono pioggia | posare: mett giù sta borsa | piantare: ho mess giù la
fava, ho piantato la fava | ho mess su na trippa! | riporre: mette
via sto capotto, ch’è rivato l caldo | aggiungere: mettece n po’ de sale
(V. anche mécce) | depositare: mette i soldi a la posta! | riparare:
ho mess a posto l trattore | intromettersi: n ce metto l becco!, n ce metto bocca! |
coinvolgere: n me ce mettete de mezzo! | ce mettrìa la firma!, la
man sul foco! | mette giudizzio! | m’ha mess in croce! | si ce
mett le mani… | n ce mett più piede | méttecese,
lo stare insieme di due ragazzi.
metùllo stollo, palo del pajaro (tosc.).
mèzza la
mezza, le ore 12 e 30: oh è la mezza, i’ vò a magnà.
mezzanèllo vino fatto bollire con aggiunta di acqua
al mosto.
mezzarìa mezzadria.
mezzasèga persona di certo non prominente.
mezzepiànte risuolatura delle scarpe.
mèzzo mezzo: mezz morto, mezz tonto | è le otto e mezzo, le 8.30.
mézzo agg., vizzo, marcio, stanco | pregno d'acqua | anche fàtto | pregno
d'acqua | stanco.
mezzolàna
mistolana.
mìa, tùa, sùa
mio, tuo, suo, agg. poss. collocato dopo il nome, sia
masch. che femm., sia sing. che plur.
miàccio,
miaccétto migliaccio, dolce tipico invernale fatto con sangue di maiale e
aromi.
mietibàtte mietitrebbia | anche màchina da bàtte.
mìga mica: miga
me piace; nn’è miga l solo.
mignè bignè.
migràgna miseria, tirchieria || migragnòso tirchio.
mijàrdo miliardo.
mijóne milione.
millàndo, millànta mill'anni: m sa millando, non vedo l'ora, locuz.
millèsimo
sost., vojà de che millesimo séte?, di che anno siete?
minchionà burlare || minchionatùra canzonatura || minchióne sciocco, credulone: legge, pulenta e religione,
en fatt pi minchione, prov. | robba
de campagna, è minchione chi n la magna!, prov.
minchionèlla scherzo benevolo.
miràcolo fa i
miracoli, comportarsi con sussiego.
mischiatìccio, mischiètto mescolanza, miscuglio.
misticà mescolare || mìstica, misticànza miscuglio di erbe commestibili, anche di foraggi
per bovini.
mistrà liquore di alcol di vino aromatizzato all’anice.
mistrìcchio
misto di cibi avanzati.
misurà
calcolare, valutare; provare: misura sta giacca.
mità metà: fatne
mità pruno.
mjàra, mjaràta migliaia.
mócciolo
moccio che cola.
mocciolóne, mocciolóso moccioso.
mócqulo
residuo di candela | bestemmia.
mòda abitudini, comportamenti nelle locuz.: che moda è testa?
mógne, mùgne mungere.
móje
moglie: chi n c’ha gnente de mejo, va a
dormì co la moje!, prov. | mójta tua moglie.
mojòle molle del camino.
móllo
bagnato: sposa mollata, sposa furtunata!,
prov.
moltùra, multùra prezzo della macinatura del grano o delle olive, pagato in denaro o con parte del prodotto.
mondézza immondizia.
móndo
pulito: orz mondo.
móndolo straccio per pulire la piana del forno.
mongàna vitella da latte | monganìno
vitellino da latte.
Monghilàrdo Monte Gherardo.
mònica, mònnica suora | scaldaletto.
montà salire: monta
su, sali.
Montalfòjo
Montalfoglio.
mònt quando il termine è abbinato ad un altro nome perde
per apocope la e finale: mont Catria, mont Paganuccio, Montsecco.
Monteròlo Monterolo.
Montesécco Montesecco.
Montevècchio Montevecchio.
mòra livido | il frutto si chiama morìcola (V.)..
mòrchia posa, residuo di olio.
mordàcchia morso, museruola.
mórde mordere
| can che baja n morde | morde
anche i sassi!
mordióso mordace: formica
mordiosa.
morétto cono gelato alla panna ricoperto da una
glassa di cioccolato.
morì, murì morire | è na vita da n morì mai!, senza problemi né preoccupazioni | a pagà e a murì vien sempre a tempo.
morìcola
mora, frutto del rovo.
mòro gelso.
moròidi emorroidi.
mortàle mortaio.
mortalètto mortaretto.
mortatélla
mortadella.
mortòrio funerale | ambiente triste: è n mortorio!
mosciàsse avvizzire.
mosciùto smorfioso, smanceroso.
mòsse stà
a le mosse, stare al gioco
| co ènn ste mosse, non fare questi
gesti || V. anche àtti.
motopìcco martello pneumatico.
mòve, smòve
muovere, smuovere: smòvete, ch’è tardi!, sbrigati che è
tardi | sta lì, nte move | n move na paja!, non è di
alcun aiuto, locuz.
mùcchia mucchio | na mucchia, un bel po' | eh
na mucchia!, in senso iron. a chi
racconta un’esagerazione | fa più uno a
spende che cent a mucchià, prov.
mucinà, muscinà mescolare, roman. || anche bucinà, sbucinà.
muffì ammuffire | muffìto, un bambino pallido, sofferente.
mùggì muggire | n parla e n muge, di una persona particol. silenziosa | anche rodià.
Mugliòne Molleone.
mulìca mollica; briciola | un po' | chi magna e non invita se strozzasse a ogni mulica, prov.
mulinàro
mugnaio, molinaro: la
farina la vo’ a pià giù da Gisto del mulinaro.
mulìno
molino || mulìn d l'òlio, frantoio.
multùra b prezzo della macinatura del grano o delle olive, pagato in denaro o con parte del prodotto.
munèllo, monèllo
monelli, bambini: ai munej e ai matti, l padreterno j aiuta!,
prov. | la prima è di munej, nel gioco delle
carte, si dice quando si perde la prima partita | munellóne bambinone,
chi si comporta da bambino.
munellàra insieme di bambini vociante e chiassoso.
murà murare: co muri a secco? a chi mangia senza berci.
mùro parete.
murajòne
muro di cinta: l murajon del parapetto | i, quant er
giovine, saltavo l murajon del campo sportivo!
murèllo muricciolo | Morello, località vicino a Bellisio.
mùsa sta
a la musa, l’animale che
sta a guardare e aspetta il cibo.
musaròla
museruola.
muscelìno moscerino.
mùssolo
mussola, tela fina di cotone.
mustacciòne manrovescio.
mùta il
passaggio di un mezzadro da un padrone all’altro, solitamente dopo la vendemmia.