S, T, U, V, Z







S


sàbbato sabato: oggi è sabbto, tira l’orecchie a babbto.
sàcqula, sachétta piccolo sacco, anche busta di plastica.
sacòccia, saccòccia roman., tasca || saccocciàta quantità contenuta in una tasca ||  saccoccióne trasandato, goffo.
saggià assaggiare.
sagramènto omaccione.
sàja saglia, tessuto di lana per uomo.
salàme l’omo tra du dame, fa la figura del salame!, prov.
salamòra sale sciolto nella salata del maiale o delle olive macerate.
salaròla contenitore di legno per il sale grosso, appeso a fianco del camino.
salàta fà la salata, mettere sotto sale le carni del maiale.
sàlce, sàlcio salice.
salcìccia, sancìccia salsiccia.
Sallorènzo San Lorenzo in Campo: Sallorenz antico, ce stai cent’anni e n te fai n amico, prov.
sambùgo sambuco.
Sammàrco storico quartiere di Pergola: Sammarco era n gran santo.
Sammichèle San Michele al Fiume.
saltarèllo sorta di chiavistello, azionato da uno scatto che solleva la barra di chiusura.
salvometòcco salvo dove mi tocco, formula recitata quando si racconta di una propria malattia, toccandosi per scongiuro la parte del corpo malata, come nell’ant. formula tosc. salmisìa, salvo mi sia.
sàno intero:  n anno sano, n cunile sano.
sandróne persona goffa.
sanghiózzo singhiozzo: co c’hai, l sanghiozzo?, cerchi rogne? | sanghiozzo sanghiozzo, la rana ntel pozzo, la rama ntel fico, sanghiozzo è sparito!
sanguétto piatto tipico con il sangue del maiale lessato, a cui si aggiungono cicoli (V.), pomodorini, cipolla e alloro.
santagnàcchera per non nominare un santo.
Santalàura tocca gì al letto che domani è Santalaura, cioè si lavora.
Sant’Antògno  sant’Antogno che l guarda, che Sant’Antonio lo protegga | sant’Antogno da la barba bianca, mett la neve ndo ch’amanca, prov. | arman per sant’Antogno, la ragazza che rimane zitella || ‘l foco de santantogno, l’herpes zoster ||  santantognàro chi distribuiva per le case l’immagine o il calendario di sant’Antonio, il 17 gennaio.
santàro venditore di santini; persona ingenua: anche l santaro l freghi na volta sola.
sànti i Santi, la festa di Ognissanti.
sàntolo, sàntola padrino, madrina, come in veneto.
santorègia santoreggia (Satureja hortensis), pianta aromatica.
sàpa mosto bollito per condire la polenta.
sapé sapere, essere capace | l saprai te quel che vòi, l saprai te quel che dichi, solo tu sai di cosa parli, non capisco i tuoi discorsi | n sa fa n’ o con bicchiere!  | n so più ndo sbatte la testa! | a avell saput prima..., se l'avessi saputo prima | l so comme l paternostro | ecco la sua pizza. ah nnel so, è n’ora che aspetto!, lamentela sarc. | l saprò!, certo che lo so!, si capisce! || in finale di frase, per rafforzare: me so stuffato, sapete! | avere il sapore: n sa  nné de me nné de te, di un cibo che non sa di niente | n te sa mai ora, non ti decidi mai di tornare a casa.
saponàro fabbricante di saponi.
saporìto salato, di vivanda.
sàppa zappa || sappà zappare, sarchiare.
sapùto saccente.
saràcca, saraccàta salaccata, colpo, percossa, tosc.
saramàndola salamandra. 
sàrcio canapo, grossa fune composta da più funi attorcigliate insieme.
sardegnòlo sardo.
sardèlla sardina | schiaffone, pugno: je t’ha datt na sardella che l’ha rbaltato!
sardóne alice. 
sarpènte serpente, anche rif. a persona, spesso in tono scherz.: do vai, sarpente! | è n sarpente!, un uomo dalla figura imponente || sarpentóne dolce tipico di Natale a forma di serpente, fatto con mandorle, cacao e bucce d’arancia e ricoperto di glassa.
sassajòla strada di campagna che conduce dal quartiere del Mercatale all’abitato di Pagino.
sassétto gioco per ragazzi, consistente nel cercare di capovolgere una moneta con un sasso.
Sassoferràto, Sassoferrato.
satòllo sazio: preti, munej e poj, nn en mai satoj!
saurimènto esurimento | saurìto esaurito.
sbadijà sbadigliare | più rar. spandecrà.
sbadijarèlla sequenza di sbadigli.
sbàffo a sbaffo, a sbafo, a scrocco.
sbagajà V. bagajà.
sbagnà inaugurare: tocca sbagnà la machina nova!
sbajà sbagliare: è comm Barbanera, c’induvina quanto nne sbaja, prov. | sbaja anche l prete su l’altare | | a sta ziti n se sbaja mai.
sbarzoccà farneticare, vaneggiare | anche stestà (V.).
sbàtte sbattere, agitare, scuotere, andare a urtare | nso più do sbatte la testa!
sbelicàsse, sbilicàsse sbellicarsi.
sbezzicà, sbizzigà pizzicare, beccare: sbizzigà n capo d’ùa | mangiucchiare.
sbiascicà smuovere, come per le olive strinate.
sbiavìto sbiadito, scolorito, pallido.
sbiègo sbieco.
sbillàsse camminare muovendo tutto il corpo.
sbócco te piasse no sbocco de sangue!, ti prendesse la tisi!
sbocqulàto di un foro slargato per usura.
sbòrgna sbornia.
sbossolàto trasandato, malvestito: do vai, tutt mezzo sbosslato!
sboventà sbollentare.
sbrancià togliere le brance (V.), sfrondare.
sbranghìno riparatore ambulante di orci e vasellame vario.
sbrecqu lo sbeccare di un orcio | a forza de gì a la fonte, l’orcio se sbrecqla o se rompe, prov. || V. brécqulo.
sbregà spaccare, rompere, dal veneto sbregar.
sbrindellàto fatto a brandelli, tosc.
sbrindellóne trasandato, stracciato: do vai tutto sbrindellone?
sbrodà cambio dell'acqua nella cottura dei legumi.
sbrodolàsse sbrodolarsi || sbrodolatìccio lavoro pasticciato.
sbrojalétto medico di poche capacità.
sbròjo sgabuzzino, ripostiglio.
sbrozzolóso, brozzolóso di una cosa non liscia, tosc.
sbruffà, sbuffà spruzzare | lamentarsi, soffiare per l’insofferenza: co te sbuffi!
sbrullì sbrullì na cerqua, toglierne i rami lungo il tronco.
sbucinà, smucinà rovistare, frugare, cercare: co sbucini, cosa cerchi | anche sbuscinà, smuscinà | V. anche bucinà.
sbudellàsse stremarsi dallo sforzo | ridere smodatamente, sbellicarsi: fa sbudellà dal ride!, locuz.
scacaccià cacare per casa, di bambino o di animale.
scacarellà avere un attacco di diarrea.
scaccióne dà lo scaccione, cacciare qualcuno da un posto o da un incarico.
scàja forfora.
scaldavècchie scotano (Cotinus coggygria).
scalétta barella di legno con apertura al centro per trasportare la bigonza.
scalùcco malridotto, sost.
scannèllo ferro trasversale della vanga dove poggiare il piede.
scanucìto più che canuto, quasi calvo | malridotto.
scansà scansare, spostare | scansate, che m’arpari la luce.
scapeccià spettinare | V. anche scompjà.
scapicollàsse correre a rotta di collo, roman.
scappà, sgappà scappare | uscire di casa: co fai, nno sgappi stasera? | se sgappo da sta cacata i sorbi nni magno più! | nten tutt i mlari c’arisgappa na mela fradia!, prov. | sgappa via!, togliti di torno | fà a sgappavia, in fretta e in furia | questa me sgappa da n fianco, m’armane da n fianco, questa mi è nuova, mi sorprende.
scappàta uscita spiritosa, battuta divertente.
scarambotto far rumore, confusione.
scarcarèlla trappola per topi, cartuccia petardo per pistole a tamburo giocattolo
scardafóne scarafaggio | persona particol. brutta.
scardizzà cardare, allargare la lana.
scarógna scalogna, roman.
scarpàro scarpaio, venditore di scarpe || chi lavora o opra maldestramente.
scarpèllo scalpello.
scarpì carpire, sradicare, strappare.
scartìna carta da gioco di nessun valore.
scartoccià togliere le foglie che avvolgono la pannocchia del mais | scartòccio cartoccio.
scarzà rimpagliare una sedia.
scasà traslocare.
scasciàto bianco come il cacio.
scatafòsso strada non transitabile, dirupo.
scataràcchio scaracchio, sputacchio.
scatarrà espellere il catarro.
scatizzà attizzare il fuoco, tosc. | stuzzicare: n gì a scatizzà l foco!
scàttola scatola.
scervellàsse pensare intensamente.
schiàngela piccola prugna dal sapore molto dolce.
schiànto racimolo, una parte del grappolo d’uva || donna, o cosa, bella e  appariscente.
schiàfana gioco per bambini corrispondente allo schiaffo del soldato | schiàfane herpes.
schiarà rischiarare, del tempo o della voce.
schifènza schifezza, roman.: co è ste schifenze!, queste porcherie.
schifignóso schifiltoso, roman.
schìfo schizzinoso, anche agg.: chi è schifo è schifoso!, prov.
schìna schiena; l fil dla schina, la spina dorsale.
schioppà scoppiare: ho magnato da scoppià.
schiumatóra schiumarola, detta anche ramìna.
scì sì || scìne sì rafforzato, per epitesi (V. nòne).
sciacquadènti schiaffone, manrovescio.
sciacquatóre lavello.
sciaganìto di una persona magra.
scialacquìto annacquato, sbiadito.
scialbà intonacare, tosc.
sciàlpa sciarpa.
sciamenàto sciamannato, disordinato, trasandato, tosc. || sciamenatìccio disordine, di cose sparse, sparpagliate.
sciàmeno sciame d’api.
scianganàto, sdogàto sciancato.
sciàpo, sciaparèllo tosc., insipido, scipito | sciocco || sciapàta sciocchezza.
sciàscio scioccherello, agg. || sciasciàta sciocchezzuola.
sciattàta ho fatt na sciattata!, un lavoro pesante con un gran caldo | aria sciattata, pesante, afosa.
s.ciavattà sciavattà nten casa, gironzolare sfaccendato per casa in ciabatte.
s.cinciscà cincischiare.
sciò, sciò vìa verso per allontanare un animale da cortile.
scioffèr autista di piazza.
sciòje sciogliere: scioje le campane, quando a Pasqua annunciano la Resurrezione.
sciòlta diarrea | V. anche diarèa, cacarèlla.
scioperàto sciupone.
sciorà sciorinare, raffreddare | asciugare, spurgare le olive sotto sale || scioràsse.
scirisciòla, cirisciòla va in scirisciola chi va vestito leggero, locuz. | V. anche bellavìta.
sciupatùra pjàsse na sciupatura, ammalarsi dopo uno sforzo.
sciuttà, ciuttà asciugare | magnà sciutto, cioè senza brodo.
sciuttamàne, ciuttamàne asciugamani.
scoccétto gioco da farsi con le uova sode, in partic. a Pasqua.
scoccià rompere.
scojonàto difficile da accontentare, esigente (V. sminchionàto) | indolente | scocciato, infastidito.
scòla scuola: le scole basse, le scole alte | a te chi t’ha fatto scola?, chi è stato il tuo insegante?
scolaféccia sacco di tela in cui si appendono le vinacce a scolare.
scolàro alunno, studente.
scométte scommettere: n ce scomett n bajocco || scoméssa scommessa.
scompagnà separare oggetto da un suo simile.
scompjà spettinare, arruffare: do vai tutto scompjato | na matassa scompjata | V. anche scapeccià.
sconfinfrà n me sconfinfra, non mi convince, non mi va a genio | anche sfinfrà..
scopétta spazzola.
scoppolóne scoppola, sberla data sulla nuca: se ntla fai finita te do no scopplone che l senti!
scorcéllo piccola accetta.
scorcià accorciare: i giorni se scorc.no.
scorde scorticare: scordcarìa i pidocchi per pià la pelle || scordicàsse sbucciarsi, ferirsi.
scorderéccio persona che dimentica facilmente.
scòrza scorza, corteccia | scorzà scortecciare.
scòte scuotere: nno scote la rama, che casch i brignoni! || collocare, far passare in uno spazio angusto: st’armadio n ce scote nte cl’angolo, non è possibile disporlo in quello spazio.
scòtta piatto umile fatto con rimasugli di formaggio e pane raffermo.
scottà avere la temperatura alta, la febbre.
scottolàto scottato, in particolare nel cucinare.
scriccà accendere, infiammare: scricca sto fulminante.
scriminàle scriminatura.
scroppèlla, croppèlla crosta, di pane o di intonaco || scroppellàsse escoriarsi, screpolarsi.
scròva scrofa.
scùcchia mento sporgente, roman.
scucqu spalancà: c’ha du’ occhi scucqlati! 
scùffia cuffia | colpo sulla testa con la mano aperta.
scurcqulàta colpo di scure: na scurclata n butta giù na cerqua.
scùro imposta alle finestre, sost. | sta a lo scuro, non accendere la luce nella stanza.
sdoloràta improvviso dolore allo stomaco.
sdopanà, sdropanà dipanare, estirpare.
sdovezzà svezzare || togliere il vizio: te sdovezzo, vedrai!
sdracinà staccare gli acini dal grappolo.
sdràja sedia a sdraio.
sdracinà staccare gli acini d’uva dal grappolo.
sdrugolòne ragazzo ben piazzato dai modi grossolani.
séccia tosc., grossa zolla mossa dall’ aratro.
sécco magro: è secca comme n chiodo.
sento seicento, tosc. | Pippo ha fatt na Secento.
sècole esequie: cantà le secole a qualcuno, quando una persona è morta | in senso fig.: quant artorni a casa te canto le secole!, ti redarguirò svergognandoti.
secónda seconda, la placenta; anche libbiatùra o matrìcola | secondà espellere la placenta.
secóndo secondo || Secóndo Secondo, nome masch. | San S.condo, patrono di Pergola.
segàccio sega corta per tagliare i rami.
seggétto mobile da camera contenente l’orinale.
sèggiola seggiola, sedia, tosc.
ségola segale.
segóne sega lunga.
sèllaro sedano.
sellarìno chiodino da calzolaio.
sellaróne pastinaca (Pastinaca urens e sativa), pianta floreale.
semàforo semaforo | toponimo pergolese: ce vedemm lì l semafro.
sèmbla semola, crusca: d’imverno, sembla e cendra, prov. | lentiggine, tosc.
séme sànto piccoli confetti colorati, per decorare ad esempio le ciaramille (V.).
semènte co è? è la semente di ficcanasi!
Senigàja Senigallia.
sentènza malaugurio, insulto.
sentì sentire: ce senti o se’ sordo! | ascoltare: sent a mammeta co dice | sente sto sugo, assaggialo | fatte sentì uno de sti giorni, chiamami, dammi notizie | patire: jé le sento freddo! | apprendere: ho sentit a dì che vai in penzione | dar retta: stamme a sentì! | difendersi: fatte sentì!
Sèrra la Serra: Serra Sant’Abbondio.
servitóre servitor dla padella, treppiedi di ferro con un lungo manico su cui si poggiava il caldaio o la padella sulla brace o sul fuoco.
servìzzio l servizzio bono, quello delle stoviglie nella vetrina, che si usano al massimo a Natale.
sesè mettete a sesè, mettiti seduto, inf.
sèssola cucchiaio di legno per raccogliere farina o semi.
settebèllo la carta del 7 di denari a a scopa.
settebontà è le settbontà, in senso sarc., di un bambino sgarbato e disubbidiente.
settechécche detto di una bambina furba e birichina: è na settchecche...
settimanélla all’incirca una settimana. 
sfàldo asfalto. 
sfarrà sfarinare, come con la forchetta una patata cotta.
sfebbrà non avere più la febbre.
sfiarà bruciare il resto delle piume, ad es. di gallina.
sfiaruscolà leggero volteggiare dei primi fiocchi di neve: co fa, nengue? no, sfiaruscola.
sficcanasà curiosare, mettere il naso.
sfilàccio resto del filo lasciati nella cucitura: lungo sfilaccio, tristo sartaccio.
sfilàsse rompersi la schiena.
sfiùto residuo della lavorazione, ad es. della lana | quantità infinitesimale.
sfògo, sfogàta eruzione cutanea.
sfòja sfoglia.
sfojà sfogliare.
sfojétta piccola sogliola.
sfondóne esagerazione, sbaglio.
sforèllo banchetto con un punteruolo ricurvo per staccare i semi del granoturco dal tutolo.
sfragèllo sfracello | sfragellàsse sfracellarsi.
sfregà sfregare | sfregàsse sfregarsi.
sfregnà tentare di far qualcosa non riuscendoci: co te stai a sfregnà, te rovini tutto, a chi si spreme un foruncolo con insistenza ammaccando la pelle.
sfrégoli piccoli parti di pasta ottenuti sfregando le mani mentre si impasta.
sfrìgio piccolo sfregio, escoriazione.
sfronchià russare, rar.
sfronzà sfrondare un olmo, una quercia, etc. 
sfuggìto di un abito ristretto.
sfuticchià cincischiare, fare qualcosa senza risultato.
sgaggià gridare, urlare: anch si nne sgaggi, tanto n metti paura a nisciuno! || sgàggio urlo | lardo soffritto per condire le tagliatelle.
sgagno guaire, lamentarsi.
sgalagiàto oggetto malridotto; persona che cammina in modo scoordinato.
sgalucìto di uno non messo bene in arnese.
sgambià scambiare.
sganasciàsse sganasciarsi: fa sganascià dal ride!
sganassóne, sganascióne schiaffone.
sgàrza il rivestimento di paglia del fiasco o della sedia.
sgàncio prugnola, frutto del prugnolo.
sgauccià frugare, grufolare.
sgavinà districare.
sghìgna l’atto dello sghignazzare || sghignafàlda ridarella continua e per motivi futili: fattla finita co sta sghignafalda!
sghiózza di una minestra quando diventa collosa.
sgodiàto svuotato.
sgolfanàto, sgrofanàto ingordo, insaziabile.
sgómbro sgabuzzino.
sgravà partorire: ha sgravato mojeta?
sgrìnfia ragazzetta svelta.
sgrovèllo un canestro | una quantità esagerata.
sgrugnàsse cadere di faccia, scorticarsi, tosc: me so sgrugnato n ginocchio!
sgrullà roman., scrollare, sbattere, agitare: sgrullà na pianta, na tovaja | no sgrullo d’acqua, uno scroscio di pioggia | no sgrullo de legnate.
sguàdra squadra | che sguadra!, in senso iron., ad un gruppo di persone mal assortite | sguadrà squadrare: n me sguadra!, non ci vedo chiaro.
sguerciàsse sforzarsi di cercare qualcosa.
sgugnolà guaire di cani, anche lamentarsi.
sguillà, sgovillà scivolare, tosc.
sguìzzo, squìzzo schizzo: te pjasse la cacarella a sguizzo!
sguizzóne, squizzóne acqua che dal vallato va al mulino e cade nel fiume una volta aperta la saracinesca.
sgulinà andarne ghiotti: s ne sgulina!
sgulmìto di una persona magra.
sgùrbia sgorbia.
sgùrgola posto immaginario, particol. rustico: co vieni da la Sgurgola?
se: si se’ tonto con chi tla pij? || l’affermazione si dice scì, V.
siccóme che locuz. usata al posto di siccome.
sigùro sicuro: gimm a facce na birra? siguro!
sinàle grembiule da cucina | V. anche parnànza || sinalàta quantità contenuta in un sinale.
sìnnaco sindaco.
sinnò se no, altrimenti.
sìntomo sincope.
sipertantè, sitantelevòlte locuz., se per caso, se eventualmente.
slargà allargare: slargà la lana, ridare sofficità alla lana del materasso o del cuscino.
slungà, lungà allungare: slunga l passo ch’è tardi || lungà l brodo.
smadonnà bestemmiare.
smaggià togliersi i vestiti invernali, come se maggio fosse già passato.
smagonà lamentarsi contro qualcuno.
smanià agitarsi, non trovare pace, non riuscire a prendere sonno: stanotte ho smaniat sempre.
smastricchià, smastriccià mangiucchiare.
smelangolàto deformato, irregolare.
smétte smettere, finire, piantare.
smenà maneggiare con vigore l'impasto.
sminchionàto schizzinoso, incontentabile.
sminestrà disporre, accomodare | chi sministra sminestra, chi gestisce dispone, prov.
smocciolàsse sporcarsi con i mocci: do vai tutto smocciolato!
smorcià spegnere: è rivato a smorcià le candele!, chi arriva tardi a messa.
smòrro fronda di quercia destinata all’alimentazione bovina, mista a fieno.
smulicà ridurre in molliche, sbriciolare: sta crescia se smulica tutta.
io sono || io so.
sòccio socio, compare.
sòcero, sòcera suocero, suocera.
sòda la vacca è soda, quando è sterile.
sòdo terreno duro, seminato senza preventiva lavorazione.
sofià soffiare | sospirare: co sofi!
sofiétto soffietto, soffiatore, mantice | tubo di ferro per soffiare il fuoco.
sofìstica donna dal carattere mutevole, malcontenta. agg.
sofìtta soffitta || sofìtto soffitto.
solétto teglia quadrata con bordo basso per il forno.
solfanèllo zolfanello.
sólfo, sólfno zolfo. 
solliòne solleone.
sólo soltanto, solamente, avv.
solùstro riverbero del sole.
soluzióne l'assoluzione del confessore.
somentà seminare: chi se nnamora dla donna vana, è comm chi somenta ntla rena, prov.
somentìne semi dell’erbaio.
sonà suonare | malmenare, picchiare: va via o te sono!
sòno suono.
sópra l sopra, il soprabito.
sópra tùtto invece di soprattutto.
sórce, sórcio topo.
sòreta tua sorella.
sortì tosc, uscire di casa | V. anche sgappà.
sórto spesso, erto, agg. || sost., orlo per accorciare un vestito o una stoffa.
sótta sotto, avv.: mettete sotta n’antra maja ch’oggie è freddo.
sottàna gonna | la sottana bianca, la sottoveste.
sottiéra operaia della filanda addetta a svolgere il filo di seta.
spàcco taglio sul corpo.
spàgna erba medica (Medicago sativa) | è pregna, ha magnat l’erba spagna!, della donna rimasta incinta senza essere sposata, iron. || spagnàro campo coltivato ad erba spagna.
spalangà spalancare.
spallàsse rompersi le spalle | correre in fretta.
spallonàta pallata di neve: fà a spallonate.
spaparanzàto chi riposa pancia all’aria, roman. | anche spataracchiàto.
spàra ciambella di stoffa messa in testa dalle donne per trasportare, ad es., l’orcio.
sparagnìno avaro || V. artiràto.
spàrago, sparagìna asparago, sparagella (Sparagus officinalis).
sparentàsse quando con la morte si rompe il vincolo di parentela.
spàrsa sost., spargimento, sparpagliamento; merce messa in bella mostra || disordine.
spaurà impaurire, incutere paura: è brutto che spaura! | spauràto spaurito, impaurito || spauràsse spaventarsi: me sò spaurato.
spauràcchio spaventapasseri.
spazzatójo scopetto per pulire il forno dalla cenere.
spazzatùra immondizia, spazzatura.
spendolóne penzoloni.
spennàta sfuggita, nonnulla: l’ho visto pna spennata.
spèra na spera de sole, un raggio di sole.
speratùra il controllare controluce se l’uovo è fecondato: sperà n ovo.
spettoràto a petto nudo, scamiciato.
spianà spianà co l’erpice, erpicare.
spianatóra spianatoia per la pasta | anche panàra (V.).
spiazzàle spiazzo.
spìccia sost., pià la spiccia, prendere la scorciatoia.
spiccià sgombrare: pià la spiccia, togliere il disturbo || spicciàsse sbrigarsi, roman.
spiccialòsso tipo di pesca dal nocciolo facile da separare.
spìcci i soldi spicci, spiccioli, monete.
spiccicà spiccare: oh nne spiccica na parola!, chi ha difficoltà a parlare | è spiccicat al fratello, gli assomiglia parecchio.
spiegà spiegare | parlare correttamente: l monello ancora nne spiega.
spigarìna spicchio d'aglio.
spìgne spingere.
spignòlo prugnolo, fungo primaverile (Calocybe gambosa).
spìlla spillo.
spillà far uscire del vino dalla botte | scoprire lentamente le carte da gioco, aprendole a ventaglio, o le figurine da una bustina appena aperta.
spiluccà piluccare.
spìno spina.
spino biànco biancospino.
spìno néro prugnolo (Prunus spinosa). 
spinserìno soprabito di foggia stretta.
spipinàta veloce atto sessuale, volg.
spìrito alcol.
spìto spiedo: è secc comme no spito.
spioviccicà piovigginare.
spógna spugna.
spocherìa m’è gita na sporcheria nte n occhio, mi è entrato qualcosa.
sposalìzzio le nozze.
spràgna aspraggine (Picris echioides), tipo di erba di campo.
sprovèngolo folletto che genera incubi | paralisi temporanea, incubo.
spulentàsse disfarsi per la troppa cottura.
spùto sputo, saliva: co l’é taccat co lo sputo? di una cosa incollata male.
spuntatùra costarella di maiale.
squacquarà parlare in modo fragoroso, ridere grossolanamente | squacquaróne.
squajà squagliare, sciogliere.
squàjo bevanda calda di caffé e cioccolata, roman.
stà stare | sta de casa, abitare, tosc.: sto de casa giù le Birarelle; te l’educazzione n sé manco do sta de casa  || oh, sta a sentì…, quando si vuole chiudere una discussione | stammo n po’ a vede, quando si aspettano gli eventi con scetticismo | sta a la grella, stare all’erta | stà zitto, tacere | sto coi frati e sapp l’orto, mi rimetto alle decisioni degli altri, prov. | ndo che l metti sta, detto di un bambino tranquillo || non essendo presente nel pergolese il gerundio, la perifrasi stare + gerundio (che esprime lo svolgimento di un’azione, ad es.: sta piovendo) si forma con sta a + infinito tronco: co stai a fa, sto a magnà, etc. || l’altra tipica costruzione sta per + infinito, che rappresenta un’azione imminente, funziona come in italiano: sta per pioe.
stàbbio letame || stabbiàro concimaia | zona di Pergola, oggi quartiere residenziale, in via Marconi.
staccà staccare, ad es. del catarro quando comincia a fuoriuscire.
stàccia staccio: la staccia ha da gì d’in qua e d’in là | nelle filastrocche: staccia stacciola, buttalo giù de fora…; staccia minaccia, babb è gitt a caccia…
stàgno stagnante: è stagno comme n canestro!
stajccià tagliuzzare.
stallétto piccolo locale per animali da cortile, porcile, conigliera.
stécca scheggia di legno: m’è boccata na stecca nten dito.
steccóni fà i stecconi, l’alunno che impara a scrivere le lettere; anche rif. a chi, adulto, scrive male.
stegà sgusciare | nno steghi na parola, non proferisci una parola.
stegolàto disteso, inerte.
stèrpa pecora che non ha mai figliato.
sterpà spianare il terreno e liberare gli sterpi con l’erpice.
stestà uscire di senno, sragionare: co fai, stesti?
stestàta testata, colpo dato con la testa.
stirà stirare, tirare: ha stirat le gambe, è morto. 
stizzàsse arrabbiarsi, stizzirsi: con te n ce parlo, so stizzato.
stò io sto.
stó questo, agg. dimostrativo, e quindi sti, sta e ste | talvolta fatto seguire da chi (qui): sta vacca chi, questa vacca qui | talvolta si unisce ad altro: st’altro, quest’altro  || quando è pron. diventa tésto (V.): co voi, testo o cl’altro?, e quindi tésti, tésta, téste.
stómmaco stomaco.
stóngo punto lungo nell’imbastitura.
stongà camminare di fretta.
stóppola stoppia, ciò che resta dello strame tagliato.
stoppolóne cardo campestre, cirsio (Cirsium arvense).
stórno storno, tipo di uccello | sbadato scriteriato: nn esse storno!
stracciàro cenciaiolo, straccivendolo.
stracciatèlla piatto di pane grattugiato, formaggio, uova, buccia di limone e noce moscata bollito in brodo di carne.Chiamata anche straccétti.
stràccio anche lo strofinaccio.
stràcco stanco, roman. | V. anche stùffo.
stradìno, stradèllo piccolo passaggio all’interno dell’orto; sentiero.
stragnéro straniero.
strambalàto strampalato, stravagante.
stràmo strame, la paglia o altre erbe secche nel campo.
strampèlla stampella.
stramutà starnutire || stramùto starnuto.
stranìsse irritarsi senza motivo.
strappo rompere, sbracare | strappolàsse cadere rovinosamente.
strasginà, straginà trascinare: so stuffo che n me strasgino | chi fa la fascina se la stragina.
strasginarèlla centocchio, straginella, tipo di erba medica (Stellaria media).
stregonèlla erba medica, betonica (Stachys annua).
stréja striglia per cavalli | rimprovero || strejà strigliare: a Peppe la moje j’ha datt na strejata!
stremolì, strinà rabbrividire.
strìde stridere, urlare: fa piagne e stride.
strìgioli strigoli, silene (Silene vulgaris), pianta usata per frittate a primavera.
strìgne stringere, roman.: ballammo?. sci nne strigne...
strìna brina: a santa Cattarina o la neve o la strina, prov. || strinàto gelato, rinsecchito: me so strinato dal freddo! | uliva strinata, oliva sotto vetro al freddo.
strofèlla, stroffèlla canto, modo di dire, filastrocca.
stròffi stracci, cenci: quanti stroffi te se’ mess adosso! | V. anche ciàffi.
strògela donna di malaffare.
stroloindovinare: co sei strolgo? || stròlogo indovino.
stroncicóne ciò che resta di un oggetto dopo che è stato tagliato o ridotto.
strongà troncare, spezzare: tira tira, la corda se stronga.
stròppa catena dell’aratro || secondo paio di buoi per tirare un carro pesante.
stroppià storpiare.
stròzza il da vivere: guadagnasse la strozza.
strozzà soffocare: quel che nno strozza ingrassa, prov. | chi magna e non invita, se strozzass a ogni mulica!, prov. | c’ho na tosse che me strozzo.
strozzadìto ragade sotto un dito del piede.
strozzaprèti tipo di pasta condita con sugo.
strozzìno fazzoletto messo al collo al posto della cravatta.
stròzzo gola.
strufìcchi i resti del cibo nel piatto || struficchià, rimestare, stuzzicare (V. sfuticchià).
struppià storpiare || strùppio storpio.
strùsci la bavella del bozzolo dei bachi.
stùffo stufo, stanco: magnà a stuffo, a sazietà | anche stràcco, V.
stupitàgine stupidaggine: co è ste stupitagini!.
stùrbo disturbo, capostorno, roman.
sturìno telaio di legno per l’allevamento dei bachi da seta.
sturzà giocare, scherzare: con me prò nne sturzi!
su sta su pna scomessa! || le prep. artic. con su ricalcano la forma delle altre prep. (sul rimane sul; sullo è su lo; su un è sun; su una è su na; sui e sugli sono sui; sulla è su la; sulle su le), ma più freq. sono usate quali avverbi di luogo in associazione con per (V. pel): m so fatt male su pen piede; co c’hai su pla testa; ho da gì su ple scale; pja su pla macchia per fà prima || suàlto locuz., su in alto, là sopra.
sùbbito subito.
subbullìto persona molto magra, come se fosse vuota internamente, si dice pure di frutti e verdure.
sùcceno susina, i succ.ni.
sucède succedere, accadere: co sucede?, co è sucesso?
sudarèlla il sudare per il caldo o per l’affanno.
suggizzióne soggezione.
sùgo salsa per la pasta; succo: sugo de frutta.
Sùnta Assunta | ce senti, Sunta!
sùo suo, agg. | ognun sul suo, comm a Bellisio.
sùro tappo di sughero.
sùsta sporco, sudiciume sulla pelle o sui vestiti.
svecciatóio macchina per pulire e separare il grano.
sveccionàta colpo, fucilata, dai semi della veccia (Vicia sativa), una leguminosa.
svejamarmòtte quello che capita a chi è sbadato o fa poca attenzione.
svèntola ventaglio di penne di tacchino con un manico per ravvivare il fuoco.
sventolóne ceffone.
svergognà magna e svergogna, chi vive alle spalle degli altri || V. invergognàsse.
svolte svoltare.
svulicchà dipanare, scartare.







T


taccà attaccare | con me n ce tacca, a me non la si fa | s tacca anche nti spini, di chi è particol. avaro | m’ha taccat la sbadijarella.
taccàsse attaccarsi; litigare, venire alle mani: chi du’ s’en taccati.
taccabrìga accattabrighe, chi va in cerca di litigi.
taccapàgni attaccapanni, gruccia, anche rif. a uno spilungone, senza grazia: par n taccapagno! | anche stampèlla | V. anche omomòrto.
taccaràme rastrelliera da cucina per oggetti di rame.
tàjo taglio, ferita.
talevisiòne anche il televisore.
tàllero tallo dell’aglio.
tamburlàno grosso barattolo | persona grassa.
tantà tastare, andare a tentoni.
tantinèllo una piccola quantità, roman. | tant le volte!, hai visto mai, locuz.
tàppa fare tappa, marinare la scuola.
tappà chiudere, turare, intasare: c’ho l naso tappato.
tàppo tapp de cannone, una persona bassa e grassoccia.
tàra tocca daj la tara!, bisogna ridimensionare le sue affermazioni.
tarambòssolo persona grassa e bassa di statura.
tardiòlo tardivo, ritardato.
tarlantà tarlantana, tessuto leggero a trame larghe.
tàrso tartaro che si deposita nelle botti.
tartófono tartufo || tartofonà andare a tartufi.
tàto inf. il bambino: l tato, la tata.
tàvola tavola, asse di legno | asse per lavare.
tàvolo, tavolìno tavolo. 
invece del tu sogg., tosc., e del ti pronome: te, co voi?; te e lù set na bella coppia!; vacce anche te; te piace sto vinel novo?
téga guscio, baccello.
tégne tingere | macchiare di nero || ténto tinto: tento dal carbone.
téja teglia | piatto di verdure miste cotte al forno.
telà andarsene, fuggire, roman.: tela via!, vattene.
telaràgna ragnatela.
téllo quello.
temperìno coltellino.
tèmpo datt tempo, sii paziente | arivà a temp a tempo, giusto in tempo | ormai l tempo ce l'hai, ormai sei grande che tempo c’ha?, quanti anni ha? | ai tempi mia… | tocca somentà per tempo | le foje s’en seccate prima del tempo.
tenàja tenaglie.
tené tenere: co la tenghi per bellezza?, a chi ha paura di usare qualcosa | temme l posto, tienimi il posto | tello da conto, tienilo da conto | tene l becco chiuso | tené l muso | la sai tené la vanga? || fare presa: sta colla n tene | contenere: la guarnizzione n tene più.
tènnico tecnico: tocca chiamà l tennico dla lavatrice.
teremòto terremoto, tosc. | bambino particolarmente vivace: sto munell è n tremoto!
Terèsa Teresa.
tèrmine pietra di confine tra due proprietà.
tersòmo sensale, mediatore.
tessàra tessitrice.
tèsta la testa de spilla, de n fulminante | na lavata de testa, un rimprovero | me va l sangue a la testa! | fà gì via de testa! | avecce la testa su le spalle | me costa n occhio dla testa! | mette la testa a posto | fà de testa sua, chi decide da solo | co te se’ mess in testa? | n so più do sbatt la testa | Berto ha pers la testa pl’Annetta || che testa de cazzo! || na testa d’ajo, un capo di aglio | la testa del grano, la spiga.
testacòtta coppa di testa.
tésto questo, pron. dimostrativo: vòi testo?, vuoi questo? | cfr. stó, agg. dimostrativo.
tètte il cane, nel linguaggio inf.: avà l tette!
tìcche ticket sanitario.
tiébido, tébido tiepido.
tigàme tegame.
tignà tarlare.
tignóso testardo, cocciuto || n fà le tigne, non fare i capricci, al bambino.
tìjo tiglio.
tillàto stretto, attillato: c’ha le calze tillate.
tinàccio grande tino per la fermentazione.
tirà tirare | tira via! sbrigati! | famm a tirà via che c'ho prescia | n sugo a tirà via, fatto in fretta con pomodoro e battuto || apprezzare: n ce tir tanto, non lo gradisco molto || tirà le gambe, morire || tirà su, atto di respirare o di inspirare il muco; aspirare rumorosamente la minestra ; tira su l letto, rifai il letto; l’ha tirat su la nonnesa, lo ha educato sua nonna || tira n’ariaccia… || sto gravattin me tira, mi stringe || tiramm a campà! || n tirà tropp la corda.
tìro asma.
tìtoli offese: co enno sti titoli!
tizzà, intizzà attizzare il fuoco || aizzare il cane | istigare, far litigare | V. anche scatizzà.
tìzzo tizzone del fuoco.
toccà toccare: co tocchi? | intingere: tòccace l pane, sent l’è bono sto sughetto! | capitare: m’è toccata sta sfortuna | spettare: tocca a me a dà le carte? | parlar male: guai a chi me tocca la famija | bisognare, essere costretto: me tocca partì subbito | dovere: tocca gicce pefforza; quante toccarà vedenne prima de murì!, locuz. | cfr. avé da.
toccatèlla leggero ictus.
tòcco di un frutto bacato, ammaccato, tosc. | co c’hai l mal del tocco?, a un bambino particol. irrequieto | anche maccàto (V.).
Tomàsso Tommaso: è comm san Tomasso, nce crede finché nce mette l naso.
tómbola la tombla de San S.condo, tombola cittadina nel giorno del patrono, il 1° giugno | festa, fiera e tombla, il giorno della festa del patrono.
tondarèlla l'insieme di insalate da taglio estive.
tóndo rotondo.
tonsìje tonsille. 
tópo la talpa | cfr. sórcio.
tòrce, stòrce torcere, strizzare.
torcebudèllo occlusione, volvolo intestinale | anche vòlvo (V.)..
torcèllo rotolo di stoffa da cui si ricavavano lenzuola, asciugamani, etc.; formava parte della dote.
tornàro tornitore.
tòrqulo randello.
tórsolo, tórso torsolo.
tórtola tortora.
tòsco tossico, amaro.
totte, tottò inf., le sculacciate.
tòzza gonfiore.
tòzzo tozzo di pane ma anche pezzo di panetto di granturco.
tracagnòtto tarchiato, sciatto.
trafòjo trifoglio.
tràggia treggia.
trainèllo tirabrace del forno a legna | anche strabbiòlo .
tramutà travasare: co sta luna se po’ tramutà l vino.
trapanà, trapià penetrare nel terreno.
tràppola trappola | di veicolo o strumento malridotto o di poco valore: co giri ancora con cla trappla de 500?
trappolóne chi è solito ingannare la gente | anche trappolàro.
travàjo travajo de stommaco, travaglio di stomaco.
tràvo trave.
trecantóne cantoniera, angoliera.
trecìcolo triciclo.
tréddici tredici.
tremàjo tremore, tremarella.
treqquàrti arivo a le due e treqquarti, alle 2 e 45.
tribolà, tribbo patire, penare: sto fiolo me fa tribolà! | ha finit de tribolà, è morto.
trìppa pancia | la tosse e la trippa n se chiattene, prov. | mejo na faccia roscia, che nnè na trippa moscia!, prov.
trippóne pancione.
trìsto cattivo, tosc. | ha del tristo, è di cattivo umore | gent trista nominata e vista | che trista grazia!, che mala grazia | l nemic tristo, il diavolo.
trìsto e guài escl., tristezza e dolore: trist e guai a chi tocca, che non accadesse mai!
tritaforàggia trinciaforaggi, macchina a mano o elettrica per sminuzzare paglia e fieno, destinati al bestiame || trìta fa la trita, il trinciare foglie, erbe, fieno e paglia (le misticanze, V.). 
tritèllo il cruschello della farina, usato per l'alimentazione animale.
tròcca vaso per piante.
tròcco, tròcqulo trogolo: quanto l porco è pieno arbalta l trocco, prov. || persona non agile nei movimenti.
tróllo lento: chi è troll a magnà, è troll a fatigà, prov.
tronà tuonare: quant ottobre scroscia e trona, l’imvernata sarà bona, prov.
tròpp’è! escl. certo che sì, ci mancherebbe: gimm a bé? tropp’è!
tròscia, tròsciala pozzanghera; zona paludosa.
trovà trovare: trova loco, stai tranquillo, calmati || visitare: viemm a trova, vieni a farmi visita || cercare: gì a trova, chi va in cerca, ad es., di funghi || chi cerca trova, e chi camina nciampa, prov.
trùffa giusta, recipiente in terracotta.
truffèllo calamaretto.
truncicóne pezzo di ramo. 
tundì tosare le pecore.
turrìno prataiolo, tipo di fungo (Agaricus arvensis).
tùtolo tutolo, torsolo della pannocchia di granturco | persona insulsa.
tùtto mèo fà tutt meo, tutto mio, chi si prende anche quello che non gli spetta.






U



ùa uva: famo l gioco dl’ua: ognun a casa sua!, ognun sul suo!
ubbidì obbedire, ascoltare: ubbidisce a mammeta! | ubbidisce na volta! | ubbidisce quant j pare.
ucellétto uccellino | avè j ucelletti ntle mani, quando il freddo congela le mani.
ucèllo uccello | volg., pene: fà la fine dl’agnello, cresce la trippa e cala l’ucello!
Ugoslàvia Jugoslavia.
uguàle in qualità di avv., lo stesso: anche sciapo è bono uguale.
ulìva oliva.
umà inumidire.
ùno uno, numerale: e uno! diceva quel che castrav i frate! | quando è art. indet. diventa n, , na (V.).
urinàle vaso da notte.
urtìca ortica (Urtica dioica).
ùscio, tosc. per dire, a volte, porta.
uzzà aizzare.






V



vàcca vacca, mai mucca.
vàcche macchie rossastre che compaiono sulle gambe di chi sta troppo davanti al fuoco, tosc.
vallàto canale artificiale che, nei mulini, portava l’acqua alla paràta (bottaccio), V.
vàllo uovo non fecondato, non garrìto (V.).
Vàndro Evandro.
vanùscio, vanùgio, vòdio vuoto, come la noce vanuscia o un uovo chioccio, non fecondato.
varichìna varechina, candeggina.
Varrèa Valrea, frazione di Pergola, famosa per la sua cascata, la balsa (V.)
vociaróne canto dei mietitori al lavoro nei campi.
vé! vero, in senso leggermente iron.: le se' bella stasera!. è vé?!, come sei bella stasera; vero?, hai ragione!
vèh! interiezione: fat ben bene, veh!, comportatevi bene.  
vedé vedere | ven a vede!, vieni a vedere | visto e sparito, di qualcosa che è terminato rapidamente, in part. cibo | vede l verso!, vedi di fare come si deve | fammel vede, mostramelo | vede de finilla, cerca di finirla, roman. | fatte vede ogni tanto, vediamoci un po’ più spesso | e vurria vede!, e direi!, vede mpo’ te, pensaci tu.
véggo vedo, tosc. | fatte véde ogni tanto, vediamoci un po’ più spesso.
véja, veglia, riunione serale, specialmente in campagna, tosc. | più rar. végghia || vejà vegliare | lavorare fino a sera tardi.
Vellàna Avellana: i frate dla Vellana, i frati del monastero di Fonte Avellana | sabbato fammo n giro a la Vellana.
vellutìna muschio.
véna la vena, l’avena.
vendémbia, vendégna vendemmia || vendegnà vendemmiare: chi s’impegna vendegna.
véngo, vénco vinco, salice | venchéggià muoversi, piegarsi come un vinco.
venì venire: da ndo véni, da la Sgurgola? | ven o, vieni oltre; ven giù | ven chì che nte fo gnente, vieni qui che non ti tocco, fa la madre al figlio | venimm al dunque | quanto c’arvenghi a trovamme? || V. anche , cfr. || costare: quan vene sta maja?
vennardì venerdì.
ventà fare vento | stendere un telo all’aria per far volare le impurità dei semi.
ventaròla attrezzo per ventilare il fuoco, fatto con le penne di tacchino.
ventascàlda letter. vieni a scaldarti, soprannome dato ad una storica osteria pergolese per la sua magnanimità.
ventéllo il tuorlo dell’uovo.
vènto peto: ha fatto n vento!
ventóre le quattro del pomeriggio, ora della merenda per il contadino d’estate.
ventriòri rigagli. V. anche déntri e grigìji.
vergàra padrona di casa.
vergàto agg.: lardo vergato, con striature di magro.
vérgine vergine.
vèrmine verme.
vermuttìno piccola quantità di vermut, come per cognacchino, camparino, frizzantino, etc.
vèrnia chiasso, noia.
vernìo a nord, al freddo | V. pagìno.
vèrso co enno sti versi!, cosa sono questi versacci  || nnè testo l verso!, nn è l verso per gì n paradiso!, quando si fa qualcosa nel modo sbagliato | fa pel verso!, fa’ nel modo corretto || ce vedemm verso le sette lì l Giardino.
vèspra vespa.
vetrìna credenza dalle ante di vetro, in cucina o in salotto.
vetrinàjo veterinario.
vézzo avvezzo, abituato.
vìa via, avv. unito frequentemente a v., come nell’italiano: va’ via!, portalo via, è fuggit via || tira via, sbrigati | frusta via!, sgappa via!, vattene! | nnel fa gì via, non far traboccare il vino || sost.: arpiamm la via de casa.
viàggio dl’òrto in senso iron., un viaggio lontano e impegnativo: enn’è l viagg dl’orto!
vialóne così detto il lungo viale Martiri della Libertà.
vicinàsse avvicinarsi.
vicìno è più vicino n dente che n parente.
vìculo, vìgulo vicolo: na volta i viguli eren pien de munej.
vigìlia vigilia.
vilìto avvilito.
vinàcci le vinacce.
vincesgràssi tipico piatto simile alla lasagna.
vincòtto sapa.
vìpra vipera.
viscì acqua da tavola tipica a partire dagli anni 60, fatta per renderla effervescente grazie ad un preparato chimico.
vìsner vino di visciole.
vitàlbana vitalba.
vitìcchio viticcio delle viti.
vitìna vettina, orcio di terracotta per contenere l’olio.
vìve vivere, rar.: al suo posto si usa campà, essere in vita, V., stà de casa, abitare, V., etc. | più comune l’agg. vìvo
vìvole co c’hai le vivle?, a un bambino irrequieto.
vìzzio avecce l vizzio, essere soliti a fare qualcosa | n ce pià l vizzio, stavolta vada ma non ti ci abituare.
vado, tosc. (V. anche ) | vò via, me so stuffato.
vògolo verricello del biroccio.
volà volare: volo!, nel tressette o a scopa quando si gioca l’ultima carta del seme.
vòlvo volvolo | V. anche torcebudèllo.
vòja voglia: adè nn ho voja; ce vol la voja tua; armane co la voja || macchia cutanea formatasi, secondo la credenza popolare, per una voglia insoddisfatta della madre durante la gravidanza.
vojà voi, voialtri | e vojà!, o giusto voi, ma che dite, ma per favore, escl. | l’allocutivo di cortesia è ormai soppiantato dal lei.
volànte la volante, appellativo dato alla squadra di calcio pergolese.
volé volere | nne vojo tante!, non voglio storie, con me non devi farla lunga, locuz.
voltarèlla arco che dal corso di Pergola immette nel retrocorso.
vòstro vostro, agg. poss., come in ital., ma posposto al nome: l’amic vostro, il vostro amico, l’insalata vostra, la vostra insalata, j affari vostri, i vostri affari, le robbe vostre, le vostre cose.
vulicchià, vulticchà avvolgere, involtare: vulicchiate bembene ch’è freddo | anche vuricchià.


 


Z




zacqulóne trasandato, sudicio.
zampà scalciare || zampàta calcio
zangarà distrarre il giocatore di carte, bleffare.
zangolòtto sciatto, buono a nulla.
zanzàna zanzara.
zecchétta rametto di rosmarino o timo o salvia.
zenzàle sensale, mediatore.
zéppa bietta, cuneo di bloccaggio.
zéppo pieno, riempito, agg.
zèro zero carbonella, roman., nessun risultato.
zio, zia, vocativo | zéto, zéta tuo zio, tua zia, da pronunciarsi con la zeta aspra /ts/.
zìnghero zingaro |  mal vestito, di brutto aspetto.
zìzza mammella | bestemmia: ha tirat giù na zizza!
zòcca residuo della pianta tagliata vicino a terra | testa.
zòcco zoccolo.
Zoccolànti ex-convento in un colle appena fuori Pergola, oggi chiesa e casa di riposo | adottato come toponimo: gimm a fa du passi fin là j Zoccolanti.
zompà saltare, balzare.
zoppà zoppicare.
zózzo sporco, sozzo.
zùcchero il zucchero.
zùppa zolla | anche sécce.
zùppo fradicio, completamente bagnato o sudato: so tutto zuppo.